Buongiorno lettori e lettrici.
Già siamo a Luglio i mesi stanno scorrendo troppo velocemente, tra poco ci troveremo a incartare e scartare i regali di Natale, che anno assurdo, anno dove abbiamo avuto la possibilità di recuperare alcune letture o tempo.
Forse ci mancava questo, del tempo per pensare e riflettere, ma eccoci con il quinto e ultimo tassello della trilogia di Asimov!
Qui si chiuderà il ciclo della Fondazione, dunque occhio alla recensione! E buona lettura.
Vi ricordo l’ordine:
Preludio alla Fondazione = Prelude to Foundation (1988)
Fondazione: Anno Zero = Forward the Foundation (1993, postumo)
Cronache della Galassia = Foundation (1951)
Il Crollo della Galassia Centrale = Foundation and Empire (1952)
L’Altra faccia della Spirale = Second Foundation (1953)
L’Orlo della Fondazione = Foundation’s Edge (1982)
Fondazione e Terra = Foundation and Earth (1986)
Iniziando dunque da i Prequel : “Preludio della Fondazione e Fondazione Anno Zero”, poi con la trilogia della Fondazione dunque :”Cronache della Galassia, Il crollo della Galassia Centrale, L’altra faccia della Spirale”; E in fine i Sequel della saga : L’Orlo della Fondazione e Fondazione e Terra.
Presentazione libro

Autore: Isaac Asimov
Titolo: Fondazione. Il ciclo completo
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 9 giugno 2020
Pagine: 1476 (collana Oscar Draghi)
Trama: Il ciclo originale della Fondazione venne pubblicato tra il 1951 e il 1953, subito acclamato come un capolavoro della fantascienza. Trent’anni più tardi tra gli anni ’80 e ’90 del novecento sono stati pubblicati i due romanzi che costituiscono il prequel della saga. Per la prima volta in questo volume è disponibile l’intera saga.
Trama Seconda Fondazione :
La Seconda Fondazione si stabilì nella Biblioteca Imperiale di Trantor, nella completa segretezza: nel primo secolo dell’era della Fondazione, gli unici accenni ad essa erano presenti nei messaggi olografici registrati da Hari Seldon e proiettati a Terminus, sede della Prima Fondazione, durante le crisi Seldon: in questi messaggi la sede della Seconda Fondazione era indicata cripticamente come Star’s end (Fine di Stella).La Seconda Fondazione rimase nascosta fino all’avvento del Mulo, il quale, dopo aver sconfitto la Prima Fondazione ed aver bruscamente interrotto il cammino del piano Seldon, convinto che fosse l’unico ostacolo che non gli permettesse di conquistare la Galassia, la cercò invano per cinque anni attraverso Han Prichter; tuttavia fu infine attirato su Rossem, dove la sua mente fu modificata dal Primo Oratore.Dopo questi eventi cominciò quella chiamata eta d’Oro della Seconda Fondazione, in cui il piano Seldon era nuovamente in corso e non c’era nessuna minaccia evidente.
Recensione
Seconda Fondazione
Quando la prima Fondazione crollò e cosi anche lo schema di Seldon, padre della Psicostoria e della innovazione galattica, pronto ad aiutare la scienza e la matematica, ma dopo la sua scomparsa ogni suo progetto andò in rovina per mano dell’impero o almeno così si pensava.
C’era una sorta di leggenda che nella galassia, c’era ancora una Seconda Fondazione e anche Il Mulo stesso sta cercando essa.
Il Mulo è il mutante che troviamo nel secondo volume della trilogia, un personaggio davvero con molte sfaccettature e potrei dire neutrale, non odia e non ama, ma cerca un qualcosa che non troverà mai, cioè l’esser compreso,.
Mi ha ricordato Thanos, il titano che troviamo nei fumetti e film Marvel.

Il Mulo cercherà in tutti i modi per trovare la seconda Fondazione “chiedendo l’aiuto” di Bail Channis, un giovane fisico convinto che la seconda fondazione esista sul serio.
Dunque Il Mulo l’attirò a se procurandogli ogni mezzo per iniziare la sua ricerca, ma in verità Channis voleva solamente confonderlo con false informazioni e inizialmente . Mulo gli credette, ma non ci volle molto per scoprire che Bail Channis faceva parte della Seconda Fondazione, provando a combatterlo ma senza successo, Il Mulo era troppo forte, inarrestabile.
Ma la seconda Fondazione dove si troverà?
Nel pianeta di Rossem oppure no?
Ma ormai la guerra era alle porte e la Fondazione lottò contro il pianeta Kalgan, una guerra che durò sei mesi e che indebolì la Fondazione stessa.

Dunque anche questa volta Asimov ci lascia con il fiato sospeso,tra lotte intergalattiche e collegamenti impensabili, ovviamente è una trilogia che va digerita pian piano, la scrittura di Asimov è scorrevole, ma c’è il rischio di bloccarsi su alcune spiegazioni leggermente difficili, dopo cinque libri ho iniziato a prendere familiarità con la scrittura di Asimov.
La trilogia mi è piaciuta tanto devo dire, anche se i miei preferiti son stati i Prequel perché ho adorato la storia di Hari Seldon e il personaggio in sé come anche la creazione della psicostoria.
Ovviamente non perdetevi la recensione dei Sequel.
Un abbraccio.
Volpe.